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Carmina
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CENTRUM LATINITATIS TERGESTI

ADERENTE AL

CENTRUM LATINITATIS EUROPAE

“Carmina”: il Canto e la Parola


Attraverso la musica - scriveva Schopenhauer - parla l'essenza stessa delle cose: essa è un'arte ispiratrice che dà testimonianza dell'aldilà, collega l'uomo all'Eterno, libera la sua anima e le concede di congiungersi con l'ideale, il regno della purezza, della perfezione e della libertà.

La musica è sempre stata collocata nella dimensione 'metafisica' (pensiamo a S. Agostino) e in una concezione armonica del cosmo in cui il numero rappresenta l'ordine archetipo dell'universo.
Per Platone è l'armonia dell'Empireo a guidare la vita e Pitagora curava l'animo dei suoi discepoli con le vibrazioni sonore della musica.
In ogni epoca, specialmente nel Classicismo e nel Romanticismo, la musica è stata veicolo per esprimere l'anelito verso l'Infinito.
Per i romantici la musica era l'arte che apriva le porte ad un mondo sconosciuto, ma più vero del nostro. 
Per Novalis l'arte doveva tendere a spezzare le limitazioni del reale, del contingente, dell'esistenza materiale per esprimere l'Illimitato ed è la musica più delle altre arti a poter spaziare nelle più alte sfere dello spirito e ad esprimere l'inesprimibile.
Rudolf Steiner nella sua "Essenza della Musica" riteneva la musica l'arte dell'avvenire, alla quale saranno assegnati grandi compiti per l'evoluzione dell'umanità.
E' la musica infatti il veicolo artistico che dovrà preparare qualcosa di nuovo, la comprensione di una realtà ancora inaccessibile all'uomo.

Il nostro progetto per questo sito rimanda, anche nella scelta del titolo, al carme poetico, a quella forza della poesia che assume la dignità del Verbo e che congiunge, in una sorta di formula sacra, la voce, il suono, la fonetica e la lingua. 
Indissolubili nel carme sono il suono e la parola: in esso avviene un prodigioso congiungimento in cui musica e canto diventano un modello di poesia e di preghiera. 
Il filo conduttore del nostro progetto vuole essere anche la Memoria, nell'accezione che di essa dava la scrittrice tedesca Elisabeth Langgaesser, contrapponendola all'Erinnerung.
Nella Memoria essa ravvisava uno strumento precipuo ed indispensabile di salvezza, che offre all'anima la riconquista della sua identità perduta, la comprensione di tutta la realtà, immanente e trascendente. 
La consapevolezza di questa stessa Memoria, riconoscibile nel legame che collega ognuno di noi ai patrimoni spirituali dell’umanità, vuole essere presente nel nostro lavoro. 
In “Carmina” vogliamo ricercare nelle arti, nella musica e nella filosofia quei valori spirituali, universali e archetipi che conducono alla comprensione e alla rivelazione dello spirito, valori che possano essere di aiuto all’uomo e alla vita. 
Vogliamo ispirarci alla concezione di arte 'costruttiva' immaginata da Elisabeth Langgaesser, un’arte che abbia il compito di "scuotere le coscienze e di liberare gli uomini dalla paura e dalla menzogna” ed ispirarci anche a tutti quegli scrittori e artisti che hanno fondato la loro opera su un cardine spirituale.
Nell’affrontare questo nuovo impegno vogliamo idealmente ricollegarci nel ricordo ad una rivista che non si pubblica più da molti anni, ma che ci è rimasta nel cuore, e per la quale abbiamo lavorato con molto amore ed entusiasmo, una rivista dedicata appunto al mondo della musica, della  letteratura e della poesia, che portava il titolo emblematico di “Capriccio di Strauss”.

Continuiamo ora attraverso "Carmina" a costruire dialoghi e confronti in nome della poesia e della musica.  

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